Carissimi, da questo sappiamo d'avere conosciuto Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti.
Chi dice: "Lo conosco" e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui;
ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui.
Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato.
Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto fin da principio. Il comandamento antico è la parola che avete udito.
E tuttavia è un comandamento nuovo quello di cui vi scrivo, il che è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e la vera luce già risplende.
Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre.
Chi ama suo fratello, dimora nella luce e non v'è in lui occasione di inciampo.
Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza;
In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
Il Signore ha fatto i cieli;
Maestà e bellezza sono davanti a lui,
potenza e splendore nel suo santuario.
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore,
come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore;
e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele;
lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge,
lo prese tra le braccia e benedisse Dio:
«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione
perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».
Ora comincio a essere discepolo. Nessuna cosa visibile né invisibile m'impedisca di raggiungere Gesù Cristo... I più crudeli tormenti vengano su di me, purché io raggiunga Gesù Cristo! A nulla mi servirebbero tutti i piaceri del mondo né i regni di quaggiù. È meglio per me morire in Cristo Gesù che regnare sino ai confini della terra. Lui cerco, che morì per noi; lui voglio, che per noi è risorto.
Sto per essere generato di nuovo... Lasciatemi raggiungere la pura luce: là sarò veramente uomo. Lasciatemi essere imitatore della passione del mio Dio... Il mio amore è stato crocifisso, e non vi è più in me un fuoco di concupiscenza terrena, ma un'acqua viva che mormora in me e dall'intimo mi dice: "Vieni al Padre!" Non gusto più il cibo corruttibile né i piaceri di questo mondo. Voglio il pane di Dio, che è la carne di Gesù Cristo della stirpe di Davide; ho sete del suo sangue, che è amore incorruttibile.
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